Confraternita di Santa Teresa nella chiesa di San Giorgio in Como <Como>


1870 giu. 5 - 1952

3 unità archivistiche.

Produzione:
– Confraternita di Santa Teresa nella Chiesa di San Giorgio in Como <Como, 1802 - sec. XX>.

Conservazione:
– Parrocchia di San Giorgio in Como <Como, sec. XII - >, fino al 24 giugno 2016;
– Archivio storico della diocesi di Como <Como>, dal 24 giugno 2016.
L'archivio è stato depositato presso l’Archivio storico della diocesi di Como, preposto alla tutela e alla sorveglianza del patrimonio archivistico delle parrocchie, per una migliore conservazione e valorizzazione.

 
Sebbene non si conservino documenti sulle origini, da ricerche effettuate nel 1899 da Callisto Grandi, prevosto di Sant’Agata in Como e storico, su richiesta del vicario di San Giorgio in Como, Nicomede Borsotti, l’inizio della confraternita di Santa Teresa si può collocare nell’anno 1802, quando la chiesa del vicino convento dei carmelitani scalzi, soppresso qualche anno prima, viene sconsacrata e il dipinto della Vergine con Bambino e santa Teresa, opera di Giovanni Battista Discepoli detto Lo Zoppo, risalente al 1640, viene trasferito a San Giorgio.
Sempre secondo il prevosto di Sant’Agata, manca l’erezione canonica del sodalizio, trattandosi di una pia aggregazione di fedeli, dediti unicamente a mantenere viva la devozione alla santa patrona e a celebrarne la festa la terza domenica di ottobre, nonché al suffragio in memoria degli ascritti defunti.
Don Borsotti si rivolge, allora, alla curia vescovile di Como e il 28 agosto 1899 il vicario generale della diocesi di Como, Andrea Bosatta, approva le regole. Guidano il sodalizio una priora, una vicepriora e una cassiera, alle dipendenze dell’arciprete di San Giorgio, che ne è il presidente.
Nel 1903 le ascritte, solo donne – vi possono far parte anche gli uomini come soci onorari, con i medesimi vantaggi – sono 140, con l’obbligo di versare una quota annuale, che costituisce l’unica entrata, impiegata per la novena e per la festa in onore di santa Teresa, oltre che per l’acquisto della cera e di poco altro.
Stando all’unico registro che è pervenuto, la compagnia rimane attiva fino agli anni Cinquanta del Novecento, anche se già nel questionario della visita pastorale del 1923 non ne viene segnalata la presenza.

L'archivio è costituito unicamente da un registro e da due fascicoli.
E proprio un'annotazione di Nicomede Borsotti, arciprete di San Giorgio in Como, riportata all'inizio del registro, potrebbe suggerire il perché di questa frammentarietà. La documentazione, infatti, era in mano ai diversi officiali del sodalizio, che, forse, terminato l'incarico, non la consegnarono per essere conservata: «Il presente registro viene tenuto dal cassiere. Altro registro delle ascritte è presso la signora priora della confraternita o presso la vice priora, che funge da segretaria, e sostituisce l’antico, compilato dalla signora (ora defunta) fin al 1887.
 
DESCRIZIONE DEL FONDO ARCHIVISTICO IN BeWeb

INVENTARIO ANALITICO IN BeWeb

 
Fruizione

Strumenti di corredo:
Anna Rossi, Parrocchia di San Giorgio in Como e archivi aggregatiInventario, 2023, sala di consultazione.