Oratorio di San Giorgio in Como <Como>


1905 set. 1 - sec. XX
antecedenti dal 1896
allegato 1896 ago. 31


19 unità archivistiche.

Produzione:
– Oratorio di San Giorgio in Como <Como, 1906 - 1930>.

Conservazione:
– Parrocchia di San Giorgio in Como <Como, sec. XII - >, fino al 24 giugno 2016;
– Archivio storico della diocesi di Como <Como>, dal 24 giugno 2016.
L'archivio è stato depositato presso l’Archivio storico della diocesi di Como, preposto alla tutela e alla sorveglianza del patrimonio archivistico delle parrocchie, per una migliore conservazione e valorizzazione.

 
Dalla collaborazione tra il Comitato parrocchiale e il Circolo popolare di San Giorgio ha inizio, nel 1906, l’"Oratorio festivo" della parrocchia di San Giorgio in Como, da cui prende vita, l’anno successivo, la sezione sportiva “Ardisci e Spera”, che nel 1909 conta più di un centinaio di iscritti.
La prima sede, per concessione del vescovo di Como, Alfonso Archi, è presso la casa Gibellina di Como.
Pochi anni dopo, nel 1909, viene preso in affitto uno stabile, ex trattoria Moro, di proprietà della famiglia Gatti-Stampa, sito al numero civico 85 di via Borgovico, nelle vicinanze della chiesa di San Giorgio.
Questa sede riunisce anche le altre associazioni cattoliche della parrocchia – la società “Ardisci e Spera” e il Circolo popolare con le sezioni maschile e femminile di mutuo soccorso, a cui si aggiungono i diversi rami dell’Azione cattolica –, così da avere un luogo unico «a scopo popolare di educazione e istruzione morale e fisica». I locali vengono riadattati e nel cortile interno si costruisce un teatro-palestra.
L’oratorio viene guidato da un "Comitato esecutivo pro oratorio" (1907), che diventa nel 1909 "Commissione amministratrice dell'oratorio", impegnata anche nella gestione contabile, in particolare per lo stabile, le cui spese sono poi suddivise con le altre associazioni.
Durante la Prima Guerra mondiale si requisiscono i locali per necessità militari. Successivamente, anche per far fronte alle difficoltà economiche lasciate dalla guerra, affiorano non pochi problemi per mantenere la sede (i locali vengono subaffittati). Ma non solo. «Diverse ragioni», infatti, come indicato in una lettera di Nicomede Borsotti, arciprete di San Giorgio, del 28 settembre 1929, portano all'impossibilità di rinnovare l'accordo con la proprietà.
Vani si rivelano i tentativi di trasferirsi nelle adiacenze, chiedendo in affitto una parte del terreno della villa, dietro la serra, della marchesa Camilla Resta in Rocca Saporiti.

L'archivio è formato, per lo più, dalla documentazione prodotta dall'oratorio, già attivo presso la casa Gibellina di Como, a partire dai primi tentativi di trovare una sede autonoma, tentativi che si concretizzano con il progetto di trasferirsi nello stabile in via Borgovico 85.
Si conservano carte riguardanti l'affitto dell'edificio, la sua ristrutturazione, l'amministrazione contabile, nonché il carteggio con le altre associazioni cattoliche della parrocchia di San Giorgio, che si stabiliscono insieme nei nuovi locali.
Sono presenti anche volantini di iniziative delle diverse associazioni e pratiche per raccolte di beneficenza con spettacoli teatrali e musicali, in gran parte per sostenere la struttura economicamente.
 
DESCRIZIONE DEL FONDO ARCHIVISTICO IN BeWeb

INVENTARIO ANALITICO IN BeWeb

 
Fruizione

Strumenti di corredo:
Anna Rossi, Parrocchia di San Giorgio in Como e archivi aggregatiInventario, 2023, sala di consultazione.